Sto guardando fuori dalla finestra della mia camera. Il sole sta calando su una giornata fresca e luminosa; un altro sabato pomeriggio chiude una settimana all’insegna dello spread, del governo tecnico e delle borse in altalena e accompagna gli italiani verso un sabato sera che vorrebbe aiutarli a dimenticare, almeno per qualche minuto, la paura per un futuro sempre più incerto
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In questo momento non mi frega nulla della crisi, dell’euro, della BCE, della Fed, delle lobby, degli sciacalli che si approfittano dell’incertezza per lucrare sulla pelle della povera gente, di Marchionne, di mari e Monti… di B. di Tremorti o di qualunque altro attore di questa farsa che chiamano crisi economica…
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Oggi sento il profumo ed il sapore di una donna che e’ passata ma non se ne vuole proprio andare
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Mi manca la mia casetta… perché adesso sono a 5900 km dalla finestra da cui sto guardando e mi mancano i suoni della mia collina ed i profumi dell’autunno
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Mi manca correre nei sentieri tra i boschi di castagni e mi manca un cane
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Ho un lavoro e di questi tempi e’ già tanto, ma lo ho pagato più caro di quanto avessi mai immaginato
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E ora che si fa?
Io rimango qui sulla spiaggia con il filo dell’aquilone in mano e aspetto
Chi?
Non so, io aspetto, poi vedremo…
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Per ora vi regalo una canzone…